Il set al contrario delle aspettative è stato saturo di adrenalina. La camera posizionata su uno slider motorizzato, quindi con un movimento pre-impostato, doveva seguire la discesa della goccia sui diversi rami del bonsai. Il vero “dietro le quinte“ è l’ingegno applicato, un ago per far scendere una singola goccia di olio all’azione della ripresa, siliconare la bottiglia di vetro ad un cuscinetto industriale per poi motorizzarlo. Tutti queste piccole soluzioni hanno portato al risultato che stavamo cercando.